Significato

La “Statio Orbis” del 27 marzo 2020

In piena pandemia, il 27 di marzo del 2020 Papa Francesco, da solo, sotto la pioggia, nel buio di quella sera, sale in piazza San Pietro per pregare con e per tutta l’umanità flagellata dal Covid, poi, entrando nel Tempio, prega e benedice tutto il Popolo di Dio, ovunque disperso, ma radunato nella speranza ed in preghiera col cuore in Piazza San Pietro.
Quel momento resta scolpito nelle nostre menti e cuori, per sempre e nella storia, ed è diventato una icona di speranza.

A partire da quel giorno sono nate diverse iniziative da parte del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede in sintonia con il Papa, assieme a tanti che nel mondo si sono uniti, affinché questo evento non venisse dimenticato, ma mantenesse la sua forza trainante.

Ancor di più lo sforzo è stato di andare oltre la pandemia, affinché quell’evento fosse un richiamo, in ogni momento di difficoltà, a ricordare che nessuno si salva da solo, a non avere paura e invocando fede e speranza trasformare la nostra vita e la storia avvolti dall’ Amore.

In questo contesto, con il fine di rafforzare la “narrativa della speranza” e di entrare in diversi ambienti, e così poter seminare la speranza che ci dà la fede, dopo l’evento del Svalbard Seed Volt (nell'isola norvegese di Spitsbergen), si è dato vita al progetto di una missione spaziale chiamata “Spei Satelles” così da disporre di più modalità per manifestare e promuovere il “Seme di Speranza”, la nostra fede in Gesù, che sostengano e promuovano quell’intuizione inziale, quell’evento del 27 di marzo che ci ha sfidato a tutti, in mezzo alla tormenta, a non avere paura e avere fede in Gesù.

“Spei Satelles” è un progetto che, nella sua originalità, può far sognare i giovani, parlando di una missione spaziale, dove un piccolo satellite porta in orbita il libro, in versione nanotecnologica, che racconta l’evento del 27 di marzo. Inoltre esso contiene i nomi di coloro che, attraverso un sito internet dedicato, hanno voluto aderire a questa missione di speranza impegnandosi a compiere un’azione di fraternità sulla terra. Infine, durante la sua permanenza in il piccolo satellite, lancerà via radio, brevi messaggi di speranza desunti dal Magistero di diversi Pontefici, a significare la continuità nella storia che ha il messaggio della Chiesa.

Significato

La missione “Spei Satelles”, portando avanti il messaggio dato e l’appello fatto il 27 di marzo del 2020 e in continuità con il deposito del libro nella banca mondiale dei semi, nello Svalbard Seed Vault, ha lo scopo di porre in essere, a nome del Santo Padre un gesto forte, evocativo, universale, coinvolgente che richiami l’umanità alla speranza ed alla necessità che essa venga coltivata con gesti concreti, materiali o spirituali come quello compiuto dal Papa in quella piazza vuota.

L’uso di un satellite artificiale con il nanobook reca diversi messaggi connessi:

  • La potenziale valenza positiva del rapporto scienza, tecnica e fede.
  • Il valore di inclusività del progetto che materialmente è realizzato da giovani con caratteristiche umane, spirituali e fisiche le più diverse, che si uniscono al Santo Padre per lanciare un messaggio di speranza al mondo.
  • Il valore universale di un gesto, che da continuità ad un messaggio, che abbraccia l’intero globo terrestre, come è avvenuto con la trasmissione della Statio Orbis del 27 marzo. Il viaggio satellitare effettivamente coinvolge tutti gli abitanti del pianeta, ovunque essi siano.
  • Lo spazio e l’esplorazione spaziale sono un tema che affascina e coinvolge in modo trasversale tutte le generazioni e le culture più diverse in tutto il pianeta: evocando però una esplorazione spaziale che sia fonte di speranza e di fraternità, non solo gestione di poteri e di interessi.
  • La peculiarità degli oggetti in orbita in sé se legati alla Santa Sede ed al Papa, riprendono il filone dei Papi del ‘900 e del loro Magistero su questi temi, tra i quali spicca, connesso allo sbarco sulla Luna, quello di San Paolo VI.
  • La necessità di un forte richiamo, in tempo di guerra, ad un segno per la pace, per la fratellanza, per la condivisione. Una tecnologia, simbolica, che sia seme di speranza.